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Tutto passa

on Lunedì, 27 Gennaio 2014. Posted in Per Pensare

Tutto passa

Un re disse ai saggi che aveva a corte: “Possiedo uno tra i diamanti più belli e voglio incastonarlo in un anello. E nell’anello voglio tener nascosto un messaggio che mi possa essere utile in un istante di assoluta disperazione. Dev’essere un messaggio brevissimo, in modo che lo possa nascondere sotto il diamante, all’interno dell’anello stesso”.
I saggi di quel re erano tutti grandi studiosi ma … pensarono e scrutarono nei loro testi, senza riuscire a trovare nulla di nulla. Il re aveva un vecchio servitore. Quel vecchio gli disse: “Io non sono un sapiente, un uomo colto, uno studioso; ma conosco quel messaggio. Il servitore lo scrisse su un pezzettino di carta, lo piegò e disse al re: “Non leggerlo, tienilo semplicemente nascosto nell’anello. Aprilo solo quando ogni altra cosa si sarà rivelata un fallimento; aprilo solo quando senti di non avere più alcuna via d’uscita”. E quel momento venne ben presto. Il paese fu invaso e il re perse il suo regno. Stava fuggendo con il suo cavallo per salvarsi la vita e i cavalli dei nemici lo inseguivano. Era solo, i nemici erano tanti. A un certo punto il sentiero di fronte a lui terminò: di fronte a lui c’era un baratro, caderci dentro avrebbe significato una morte certa. Non poteva neppure tornare indietro: i nemici gli erano alle calcagna e già poteva sentire lo scalpitare e i nitriti dei loro cavalli. Non poteva più avanzare e non poteva prendere un’altra strada…
All’improvviso si ricordò dell’anello. Lo aprì, prese quel rotolino di carta e lesse il messaggio. Diceva semplicemente: “Anche questo passerà”. Sul re discese un profondo silenzio, mentre quella frase penetrava in lui: “Anche questo passerà”… e passò! I nemici che lo stavano inseguendo si perdettero nella foresta, presero un altro sentiero;
pian piano lo scalpitare dei loro cavalli si allontanò e scomparve.
Il re provò una profonda gratitudine per il suo servitore. Quelle parole si rivelarono miracolose. Ripiegò il foglietto, lo rimise nell’anello, ricostruì il suo esercito e riconquistò il regno. E il giorno in cui rientrò nella capitale, vittorioso, mentre tutti inneggiavano a lui e lo festeggiavano con musiche e danze, e lui si sentiva al settimo cielo per la felicità e l’orgoglio di quella conquista… Di fianco al suo cocchio camminava il vecchio servitore, che gli disse: “Anche questo è un momento adatto per leggere un’altra volta quel messaggio!”. Il re disse: “Cosa vuoi dire? Adesso sono un vincitore, il popolo mi sta festeggiando.
Non sono affatto disperato, non sono in una situazione senza vie d’uscita”.
E il vecchio gli disse: “Ascolta: questo messaggio non serve solo nei momenti di disperazione, serve anche quando si è alle stelle per la felicità. Non serve solo quando si è sconfitti; è utile anche quando si è vincitori – non solo quando ti trovi in fondo a un vicolo cieco, ma anche quando sei in cima a una vetta”.
Il re aprì di nuovo l’anello, lesse il messaggio: “Anche questo passerà”, e all’improvviso la stessa pace, lo stesso silenzio, tra quella folla che festeggiava e lo inneggiava, che danzava intorno a lui… ma ogni orgoglio, l’ego se n’erano andati. Tutto passa.

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